Marzo 9, 2021

Corte costituzionale Sentenza 9 marzo 2021, n. 32

by Studio Valaguzza in Approfondimenti

La Corte Costituzionale ha riconosciuto che i diritti di tutti i bambini al rapporto con i loro genitori devono trovare tutela all’interno di un quadro ordinamentale armonico e senza discriminazioni.
Una lite strategica, avviata dall’avv. Schuster, a cui si sono uniti con passione, per discutere del caso di fronte alla Corte, i professori Vittorio Angolini, Ugo Salanitro e Sara Valaguzza.
La sentenza n. 32/2021 della Corte Costituzionale, pubblicata oggi, ha affrontato il tema del diritto al riconoscimento dello stato di figli anche della madre sociale dei nati da procreazione medicalmente assistita (PMA), praticata da una coppia dello stesso sesso.
La Corte ha riconosciuto che l’applicazione gli artt. 8 e 9 della Legge n. 40 del 2004 e l’art. 250 c.c. mostra una preoccupante lacuna dell’ordinamento nel garantire tutela ai bambini.
Nel farlo, la Corte, riferendosi al quadro delle Carte dei diritti europee e internazionali, ha riconosciuto il diritto di tutti i bambini ad una propria identità affettiva, relazionale, sociale, che prescinde dal legame di sangue, e il loro interesse a mantenere il legame genitoriale acquisito, anche con la madre sociale, legame che quindi ha finalmente acquisito giuridicità.
La Corte invoca l’intervento urgente del legislatore al fine di colmare il denunciato vuoto di tutela, a fronte di incomprimibili diritti dei minori e detta anche la linea: occorre una normativa armonica, costruita sul rispetto della dignità della persona umana, che uniformi i diritti dei bambini, che non devono essere discriminati in ragione dell’orientamento sessuale dei loro genitori.